Vincenzo e Sabino sono fratelli e dirimpettai: il primo coltiva il suo appezzamento di terra nelle Murge; il secondo gestisce un chiosco di fiori. Entrambi sono sposati, Vincenzo con Maja, di origine straniera, incinta del loro primo figlio; Sabino con Angela, anima inquieta che vive con difficoltà anche il ruolo di madre di Marco, un ragazzino grassottello la cui unica passione è la danza latino americana. Quando le autorità locali espropriano il terreno di Vincenzo per fare posto a un’autostrada l’uomo si rende conto di non potersi permettere neppure il figlio in arrivo; contemporaneamente Sabino si trova a fronteggiare debiti sempre crescenti e l’imminente rischio di perdere la propria attività. Ed entrambi entreranno in una spirale di scelte pericolose dettate soprattutto dalla disperazione.