In varie località del pianeta avvengono una serie di furti di alta tecnologia caratterizzati dall’apparente impossibilità di riuscita e di premeditazione. La squadra di Coulson viene incaricata di indagare in merito dell’accaduto, tuttavia essi scoprono che la responsabile è l’ex-allieva dell’uomo: Akela Amador, a lungo creduta morta in missione. La rivelazione scinde la squadra, difatti mentre Coulson è convinto di poterla redimere, May ritiene che la donna non sia nulla più che un’arma e vorrebbe eliminarla, motivo per il quale prende in mano la situazione e la rintraccia nell’hotel in cui si nasconde ingaggiando battaglia con lei, in tale circostanza Akela rivela di essere costantemente sorvegliata e ricattata da qualcuno attraverso una sorta di telecamera a raggi X, installata nel suo occhio destro e munita di dispositivo d’autodistruzione in caso di una sua ribellione. Coulson e la squadra prendono dunque in mano la situazione disturbando il segnale del congegno di modo da prendere tempo e permettere a Fitz-Simmons di rimuovere chirurgicamente telecamera e esplosivo dagli occhi di Akela, mentre Coulson rintracciando il segnale, avvicina l’inglese che monitorava Akela il quale, scoperto, viene eliminato da terzi tramite un congegno analogo a quello della donna. Akela viene presa in custodia dallo S.H.I.E.L.D. per un processo leggero ma, prima di andarsene, confida a May che qualcosa è diverso “in” Coulson.