Il dottor Andrew Garner viene chiamato dallo S.H.I.E.L.D. per valutare Joey e decidere se sia idoneo o meno a unirsi al team di superumani che Daisy sta tentando di mettere insieme; nel frattempo Hunter ottiene da Coulson l’autorizzazione per andare a scovare Ward e ucciderlo, motivo per il quale l’ex-mercenario decide di contattare May, che da diversi mesi si è dimessa dallo S.H.I.EL.D., convincendola a unirsi alla missione. Contemporaneamente Ward, deciso a far risorgere e rafforzare l’HYDRA, recluta tra le sue file il giovane Werner von Strucker, figlio del defunto barone von Strucker. Dopo aver rinvenuto, nell’area sotto vuoto in cui è tenuto il monolite, della sabbia che predata la Terra di millenni, Fitz deduce che l’oggetto è il portale per un altro pianeta, motivo per cui il team chiede aiuto all’asgardiano Elliot Randolph, il quale, ricordando delle storie sentite nel corso della sua vita millenaria, conduce lo S.H.I.E.L.D. a un vecchio castello inglese in cui, nel 1839, un gruppo di lord ha costruito una macchina per aprire il monolite attraverso le vibrazioni, nella vana speranza di esplorare il mondo dall’altra parte del portale. Sebbene dopo un primo tentativo la macchina si rompa, grazie ai suoi poteri Daisy riesce a riprodurre le stesse vibrazioni, tenendo l’artefatto aperto abbastanza a lungo da permettere a Fitz di gettarvisi con una fune di sicurezza, lanciare dei segnali luminosi attirando l’attenzione di Simmons e salvarla riconducendola a casa indenne ma profondamente traumatizzata.