A Upstate, New York, il misterioso uomo coi geroglifici tatuati uccide una pittrice incidendole i simboli con un coltello, grazie a una ricerca di Skye la notizia arriva rapidamente a Coulson, che riconosce la vittima come un’ex-agente S.H.I.E.L.D. e, dopo aver fatto irruzione a casa sua scoprendo che anch’essa era ossessionata dai simboli, decide di collegarsi nuovamente alla macchina della memoria per risvegliare i suoi ricordi come responsabile del Progetto T.A.H.I.T.I.; scopre così che i sei agenti usati come cavie e resuscitati tramite il G.H.325 iniziarono tutti a incidere (o auto-incidersi) i simboli; motivo per il quale il progetto venne abbandonato e ad essi vennero riscritti i ricordi per poter essere reintegrati nella società. Comprendendo dunque che il responsabile degli omicidi è uno dei sei, Sebastian Derek, già responsabile della morte di altri quattro inclusa la pittrice, lo rintraccia prima che mieta la sua ultima vittima e, combattendolo, riesce finalmente a capire il senso dei misteriosi simboli ponendo fine al suo bisogno di incidere: le incisioni sono in realtà la cianografia di una città che, evidentemente, l'”Ospite” di T.A.H.I.T.I. stava cercando. Contemporaneamente Ward, nel corso della sua fuga, prende un autobus ad Atlanta, lo cambia per uno di Dallas e, in seguito per Boston riuscendo a distanziare Triplett, May, Bobbi e Hunter. Successivamente arriva a un bar usato come copertura dall’HYDRA e si incontra con Bakshi; nel momento in cui i suoi inseguitori raggiungono il locale tuttavia, Ward è già sparito lasciandosi dietro l’imbavagliato e privo di sensi Bakshi come “regalo” per Coulson.